Un parere da voi esperti

Tutto sui materassi, le reti, i guanciali e gli accessori. Consigli e pareri personali sui materassi a molle, in lattice, a molle indipendenti, a memoria di forma, futon, tatami, reti di legno o in metallo, ed altro ancora
Garima
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Un parere da voi esperti

Messaggio da Garima »

Salve a tutti, sono nuova qui nel forum e desidererei tanto un vostro parere.
Ho letto tante cose sui materassi, talmente tanche che ormai la mia testa è in fumo.
Un rivenditore nella mia zona, mi ha proposto un materasso, a sua detta ideale per impieghi medi.
Nessuna patologia, nessun problema particolare. Insomma un materasso normale senza fronzoli.
Anche se vende prodotti di marca, quello da lui proposto è di sua produzione o meglio assemblaggio.
Qui trovate la descrizione:
http://www.riposoebenessere.it/sandwich ... oggia.html
Se possibile ditemi tutto quel che c'è da sapere. Anticipo che sono stata io a volerlo rigido in quanto mio marito pesa 100kg e io 75.
Grazie tante di cuore.
Tralebracciadimorfeo
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Re: Un parere da voi esperti

Messaggio da Tralebracciadimorfeo »

E' difficile dare un parere senza conoscere l'oggetto. Così ad occhio sembra un prodotto assai banale quindi dovrebbe essere un materasso abbastanza economico. La scheda tecnica è molto vaga e quindi si evince poco.
Considerate le vostre corporature se volete roba in memory alzate il target; non è questione di avere o meno dei problemi fisici, si tratta di capire cosa si può acquistare con cifre relativamente modeste e che prestazioni è giusto attendersi da un determinato prodotto.
Se cercate un materasso sotto ai 1000 euro valutate piuttosto dei materassi a molle indipendenti che con la vostra corporatura lavoreranno comunque bene,
Se invece non ne fate una questione di prezzo e volete un prodotto in memory foam rivolgetevi a materassi che diano determinate garanzie.
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Garima
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Re: Un parere da voi esperti

Messaggio da Garima »

Ma con "assai banale" intende di bassa qualità?
Ho avuto brutte esperienze con un materasso a molle Simmons pagato tantissimo, ecco perchè mi sono rivolta al Poliuretano.
Sembrano essere più gestibili e meno cedevoli nel tempo.
Crede che possano crearci problemi? La cifra si attesta intorno ai 500€.
Leonard
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Re: Un parere da voi esperti

Messaggio da Leonard »

Garima ha scritto: 27 giu 2017, 19:49 Ma con "assai banale" intende di bassa qualità?
Ho avuto brutte esperienze con un materasso a molle Simmons pagato tantissimo, ecco perchè mi sono rivolta al Poliuretano.
Sembrano essere più gestibili e meno cedevoli nel tempo.
Crede che possano crearci problemi? La cifra si attesta intorno ai 500€.
Per "assai banale" credo che TralebracciadiMorfeo intenda la costruzione della lastra: 2 strati incollati senza particolari lavorazioni.
Il che non vuol dire bassa qualità ne tanto meno non performanti per le vostre esigenze.
Una lastra a 2 strati come questa la puoi trovare tranquillamente on/off line dai 200 ai 1500 euro di cui la sola fodera di rivestimento può incidere dal 10% all' 80%. Posso prendere materiali interni di pessima qualità con una fodera dai tessuti eccellenti e viceversa.
In parte incide la qualità dei materiali impiegati, in parte la serietà di chi te lo vende. Sui 500 euro (se parliamo di matrimoniale) comunque non credo che parliamo di materiali molto performanti ne tanto meno duraturi sotto 100 kg
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Re: Un parere da voi esperti

Messaggio da pm64 »

Per curiosità di quale altezza si sta parlando? Di quale rete si sta parlando?
Garima
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Re: Un parere da voi esperti

Messaggio da Garima »

Grazie per i chiarimenti, il rivenditore parla di poliuretani molto densi e di qualità, poi non saprei.
Per quanto riguarda l'altezza, siamo intorno ai 23 cm come da scheda, le reti sono a doghe in legno matrimoniali.
Terji
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Re: Un parere da voi esperti

Messaggio da Terji »

non essendo prodotto di marca ma "artigianale" non ho la più pallida idea di dove possano comprare le lastre. Quindi non saprei dirti che qualità possano avere quei poliuretani :)
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Re: Un parere da voi esperti

Messaggio da Materassi FERRARA »

Ciao, tieni conto che la densità non è per forza un valore, cioè più denso non vuol dire migliore.
Inoltre "molto denso" può essere 30 kg/metro cubo per chi considera normale il 20, come 60 kg/metro cubo possono essere pochi per chi fa degli 80.
Molto è relativo :wink:
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Re: Un parere da voi esperti

Messaggio da pm64 »

Garima ha scritto: 28 giu 2017, 01:53 ... per quanto riguarda l'altezza, siamo intorno ai 23 cm come da scheda, le reti sono a doghe in legno matrimoniali.
Scusami, mi sono espresso in modo ambiguo. L'altezza del materasso è l'ultimo dei miei problemi, chiedevo la vostra altezza. 100 kg su un metro emmezzo è una cosa, 100 kg su due metri d'altezza è una corporatura decisamente diversa ;-)
Quanto alla rete, se magari posti un paio di foto è meglio. Quanto tempo ha? È in buone condizioni (le doghe flettono senza "spanciare")?
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Re: Un parere da voi esperti

Messaggio da Garima »

Allora, la rete è Simmons, tipo questa
http://www.tessilcasa.net/wp-content/up ... te-max.jpg
ed è in ottime condizioni dopo 12 anni.
Mio marito è alto 1.83M, io 1.70m.
Questa storia della qualità dei poliuretani non ci voleva.
Da profana, sembrano lastre ben fatte ma io giustamente non sono un'esperta
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Re: Un parere da voi esperti

Messaggio da Tralebracciadimorfeo »

Ciao, siccome nessuno regala niente e ciò che paghi è ciò che compri, 500 euro di poliuretano per una corporatura da 100 kg. su 183 cm. equivale a lanciare i soldi dalla finestra.
Perchè dici che il prodotto Simmons non vi ha soddisfatto? Che materasso era? Molle Bonnel o molle indipendenti?
La rete inoltre può essere stata concausa della cattiva riuscita del materasso: quel tipo di doga, non flettendo come invece fanno le doghe più tradizionali, lascia tutto il carico di lavoro al materasso che automaticamente avrà una durata inferiore rispetto a quella per cui è stato progettato. Stessa cosa accadrà col materasso in poliuretano dove in più dovrai stare attenta alla traspirabilità dei vari componenti perchè quel tipo di doga tende a fare un po' da tappo; si consiglia quindi vivamente l'utilizzo con un coprirete
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Re: Un parere da voi esperti

Messaggio da Garima »

Non mi aspettavo una tale complessità nella scelta di un materasso.
Sapevo che non era un argomento banale, ma così è davvero troppo.
La storia del "tanto spendi tanto mangi" mi convince fino ad un certo punto.
Chi mi dice che pagando un materasso 1000€ non ne riceva uno da 500€?
Su riviste come Altrocosnsumo è stato palesemente dimostrato che molte ditte blasonate offrono le stesse lastre di alcuni assemblatori. Se non sbaglio anche su questo Forum ho letto post simili.
Quanto al mio materasso Simmons, non saprei dire perché è successo, so solo che è a molle insacchettate e che ha fatto una pessima riuscita.
A questo punto, vi chiedo di consigliarmi un materasso che ci "regga" entrambi e che non costi uno sproposito. Andrei di poliuretano, mi è parso di capire che sia meglio delle molle. O almeno, c'è chi dice così e chi dichiara il contrario. Che confusioni però...
Grazie mille in anticipo per il supporto e per il "sopporto"!
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Re: Un parere da voi esperti

Messaggio da Leonard »

da Garima » mer 28 giu 2017, 8:10 pm
Su riviste come Altrocosnsumo è stato palesemente dimostrato che molte ditte blasonate offrono le stesse lastre di alcuni assemblatori. Se non sbaglio anche su questo Forum ho letto post simili.
Gentilmente ci posti un link che affermi questa cosa? Di altroconsumo o chicchessia che provi quanto affermi?
Grazie.
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Re: Un parere da voi esperti

Messaggio da Garima »

No, mi chiedi troppo, lo lessi tempo fa sul giornale.
Puoi anche non credermi, ma ti assicuro che non ho alcun interesse a preferire molle a poliuretano o altro materiale. Nella vita mi occupo di tutt'altro quindi...
Magari se ti va, chiarisci bene la cosa e sicuramente qualcun altro oltre a me ne avrebbe giovamento. Ti ripeto, non è una pretesa la mia, se ti va sarebbe una cortesia, ci mancherebbe.
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Re: Un parere da voi esperti

Messaggio da Materassi FERRARA »

Per tua conoscenza ti posto una analisi di un test che fece altroconsumo sui materassi qualche anno fa, non a caso quello dello scorso anno era molto più stringato dei giudizi, direi ermetico pur scrivendo comunque un paio di cavolte atomiche.

Il test di altro consumo mostra come ormai tradizione una scarsissima conoscenza dell’argomento da parte di chi lo ha scritto cosa che ovviamente si riflette nell’analisi fatta dei prodotti che si mostra approssimativi e fatta su parametri che poco o nulla hanno a che vedere con la qualità del

Per prima cosa dobbiamo capire lo scopo “commerciale” di altro consumo.
Altro consumo vuole con i suoi test far risparmiare il consumatore dimostrando che tra il loro miglior acquisto e il top del mercato, inteso come costo, si può risparmiare una cifra importante dimostrando in questo modo l’importanza delle loro prove e giustificando quindi la loro esistenza ed i loro abbonamenti.

Per questo motivo i test paiono tarati per mettere in evidenza le caratteristiche di alcuni prodotti che non sono di fatto fondamentali sul mercato e non sono né indice di prestazione del prodotto né distintive della qualità.
Ovviamente se io confronto una utilitaria e una ferrari SOLO sui consumi la prima vince a mani basse.

Per prima cosa possiamo notare che il parametro immagino fondamentale nell’acquisto del materasso, cioè il comfort è soggetto ad una chiara mistificazione.
Nella tabella riassuntiva troviamo infatti “comfort” che potrebbe essere inteso come comodità, mentre nella leggenda a quella voce viene fatto corrispondere il “comfort termico” che ovviamente è solo una parte del comfort del materasso e che con l’uso comune del termine comfort centra poco.

Tra i tanti punti discutibili comunque di seguito ve ne riporto alcuni, che mettono in evidenza, a mio parere, la poca attenzione posta nel realizzare il test se non la tendenziosità di alcune valutazioni

LE BASI DELLA PROVA DI ALTROCONSUMO.

La prova di Altroconsumo si basa su dei parametri atti a rispondere a quesiti ben precisi tra cui:

• E’davvero stabile?
• Sostegno del corpo
• Se prende fuoco

Che sono francamente o mal interpretati o ininfluenti sull’uso normale di un materasso.

E’ davvero stabile?
Questo test ha una sua importanza ma è evidente a qualsiasi esperto del settore che è inutile quando si parla di materassi non a molle per le caratteristiche intrinseche delle schiume che rendono questa prova assolutamente non necessaria perchè il risultato è scontato.
Le schiume infatti non trasmettono il moto da una parte all’altra del materasso e quindi non vedo il motivo di un test di questo genere, tanto che tutti i prodotti hanno superato brillantemente il test…

Sostegno del corpo
Nella prova non sono specificate le corporature prese in esame come “banco di prova dei prodotti” e questo a mio parere è già un limite ma, supponendo che la prova sia stata condotta con corporature differenti atte a coprire un range realistico di utenti, possiamo rilevare che il sostegno è uno dei fattori di prestazioni del materasso che di norma contrasta con la capacità ergonomica e l’accoglienza dello stesso.
Un buon materasso vanta un buon equilibrio tra questi fattori e non certo una prestazione massima in uno di essi che di certo penalizzerebbe gli altri.
Va inoltre rilevato come non si sia tenuto conto che di alcuni materassi presi in esame esistono differenti gradi di rigidità che sono adatti a sostenere pesi e corporature diversi. E’ ovvio che non avendo testato di questi prodotti entrambe le versioni, ma solo una di esse, queste saranno probabilmente risultate eccelse per alcune corporature e completamente errate per altre.
Per assurdo i prodotti realizzati in una sola rigidità, di norma media, pur non essendo eccelsi per nessuna corporatura si sono ben difesi su tutte.
In poche parole perfetti per nessuno sbagliati un po’ per tutti…
E’ intuitivo che chi sceglie un materasso lo sceglie in base alla propria corporatura ed è poco interessato al fatto che sia sbagliato per altri come del resto si sceglie un numero di scarpe in base al proprio piede non sulla media nazionale.
Quindi sul mercato e per l'utente, la possibilità offerta al consulente specializzato di offrire una soluzione di riposo personalizzata per sostegno, ergononomia ed elasticità è un valore molto importante che diventa in questa prova un limite perchè il prodotto viene rapportato anche a corporature per cui non è progettato e costruito e a cui mai verrebbe consigliato.
Per capirci è un po' come se valutassimo quanto è corretta una scapa numero 40 su piedi dal 38 al 45. ovviamente andrebbe bene solo a quello che porta il 40, ma nella prova trascureremmo il fatto che la stessa scarpa viene fatta anche in numeri adeguati a tutti gli altri piedi....

Se prende fuoco
Qui siamo all’assurdo. Chiunque lavori in questo campo sa che la resistenza alla fiamma è importante solo ed esclusivamente per il settore contract (cioè per gli alberghi) e non viene assolutamente valutato come positivo nel prodotto domestico poiché rendere un prodotto resistente alla fiamma significa usare materiali che vanno di norma a danneggiare la qualità del riposo o comunque pone limiti alla prestazione.
Questo costringe le aziende ad avere prodotti specifici e certificati per questo uso che ben si guardano dal consigliarli nel uso domestico anche perché di norma questi non soddisfano i requisiti di compatibilità con l’organismo umano, quindi di non nocività, fondamentale, con giusta ragione, nell’uso domestico quotidiano.



Premesso quanto sopra analizzo il testo


Altro consumo scrive
“Esiste il materasso in lattice naturale, ma anche in lattice sintetico. Sui prodotti dovrebbe essere indica¬ta la dicitura esatta, ma il produttore non è obbligato a riportarla.”

La Circolare del Ministero delle Attività Produttive (n. 684 del 7 dicembre 2001) che dice al punto 3.1 “ Materasso tutto lattice o materasso 100% lattice: designa materassi che hanno un'anima unicamente di lattice di almeno 10 centimetri di spessore. Se l'anima include almeno l'85% di lattice di origine naturale l'indicazione supplementare "origine naturale" e' la sola autorizzata.”
Questa dicitura è obbligatoria e se non è presente, il materasso non è in regola con le norme predette e non è quindi vero che non è obbligatoria!


Altro consumo scrive
“ Esiste anche una terza categoria, la schiuma di lattice, ottenuta mischiando dell’aria al lattice naturale e/o a quello sintetico. Tra l’uno e l’altro ci sono alcune differenze sostanziali”

Qualsiasi esperto ha ben chiaro che i materassi sono tutti realizzati in schiuma di lattice e non in lattice puro poiché la miscelazione con l’aria permette al lattice di avere la giusta densità (che si misura in peso/metro cubo e quindi si modifica appunto aggiungendo aria che modifica il peso a parità di volume) ed il giusto comfort per il riposo.
Tanto è che la legge predetta non pone questo tipo di distinzione essendo tra le altre cose irrilevante a livello di qualità del prodotto e nell’uso comune le due definizioni sono assimilate.

Altro consumo distingue nelle diverse categorie di materasso in lattice scrivendo:
“Lattice al 100%”. Indica un materasso che ha un’anima (ovvero il cuore del materasso, che assicura il sostegno principale), unicamente di lattice, di almeno 10 centimetri di spessore.
“In lattice”. In questo caso il corpo centrale, costitu¬ito da due o più materiali differenti sovrapposti, deve avere uno strato di lattice alto come minimo 10 centimetri, inoltre questo materiale deve rappresentare almeno il 60% dell’anima del materasso

La circolare già citata dice, sempre al punto 3.1 “Materasso tutto lattice o materasso 100% lattice: designa materassi che hanno un'anima unicamente di lattice di almeno 10 centimetri di spessore.”
Chiaramente assimilando le due definizioni mentre Altroconsumo pone una distinzione inesistente.
Inoltre Altroconsumo nella sua prova include, come materasso di lattice il prodotto Chimera Air latex che avendo 6 cm di lattice su 20 totale di spessore, per la legge italiana non può essere considerato un materasso di lattice!

Segnalo inoltre che in questo test non è stato tenuto conto della fodera utilizzata per la prova in molti dei modelli considerati, e questo può aver condizionato molti aspetti del test ed in particolare quelli che riporto di seguento


Altro consumo scrive
“Solo Magniflex, Pirelli e MCA hanno mostrato una perdita di altezza di più di 6 mm.”

Peccato che compiendo questa valutazione non si è tienuto conto dello spessore di partenza del materasso e soprattutto dell’imbottitura utilizzata che ovviamente le parte più soggetta a stress.
Un materasso molto imbottito mostrerà nel tempo sicuramente uno schiacciamento superiore ad un materasso con una imbottitura in partenza più compressa o meno presente. Non a caso i materassi risultati peggiore sono quelli più alti, uno schiacciamento di 6mm su 26 cm di altezza totale è pari al 2,3% mentre su uno spessore di 20 cm è pari ad un 3% (cioè il 30% in più se analizzata la percentuale!).
Di conseguenza a parità di schiacciamento è evidente che il materasso più basso dovrebbe essere peggio considerato, cosa che non avviene!!!


Altro consumo scrive
“Il modello Ikea assorbe meglio l’umidità rispetto agli altri e quindi è più adatto a chi suda molto.” “Abbiamo lasciato per dieci ore consecutive i materassi in una stanza a 37 gradi con il 50% di umidità. Un buon materasso deve essere in grado di assorbire e smaltire all’esterno la maggiore quantità di umidità.”

La prima domanda che ci dovremmo porre è: cosa hanno poi misurato per valutare la capacità traspirativa di un materasso?
Perché logica vorrebbe che una volta sottoposto il materasso ad una forte umidità ne verifichino poi la quantità residua all’interno dello stesso.
Per come appare realizzato questo test invece un pezzo di plastica, che non avrebbe assorbito, ovviamente, una sola goccia di umidità, avrebbe dato i migliori risultati!
Un materasso prima di cedere l’umidità deve assorbirla, se non l’assorbe, in particolare quando sopra viene posto un corpo umano che suda e bagna, di certo non deve poi fare la fatica di ricederla all’ambiente esterno.
Al contrario un materasso che assorbe bene l’umidità non è poi detto che possa smaltire la predetta in modo ottimale.
E’ intuitivo capire come una fodera imbottita in poliestere sia molto più permeabile all’umidità, avendo il poliestere una capacità igroscopica pari a zero (quindi non assorbe ma fa scivolare l’umidità sulla sua superficie), nei confronti di una imbottita in cotone, essendo quest’ultimo molto igroscopico, cosa che di norma è, se non portata all'eccesso, un vantaggio!
Inoltre lo smaltimento dell’umidità del lattice, come in tutti i materiali espansi, deriva anche da un effetto “mantice” dato dagli spostamenti del corpo che comprimendo e rilasciando la struttura, facilita il ricambio di aria e l’espulsione della umidità.
E’ evidente che il test non è stato fatto in condizioni d’uso, cioè con una persone che suda sul materasso e trasmette umidità sotto forma di liquido direttamente sul materasso stesso.
In questo caso è fondamentale la capacità del tessuto di trasmettere l’umidità verso l’interno e sull’area dell’intero materasso, mantenendo asciutto il contatto, piuttosto che ricederla immediatamente o peggio non assorbirla.
Inoltre questo test non tiene conto del tipo di fodera con cui è stato testato il materasso. Alcuni dei prodotti considerati sono disponibili in diverse versioni di foderatura e pertanto potrebbe esistere una versioni che privilegia la traspirazione piuttosto che una versioni che penalizza questo aspetto per privilegiarne altri.

Da notare che il materasso ikea del test vanta una misura 90x200 contro gli altri che sono tutti 80x190 e presenta quindi un area di esposizione all’aria superiore del 18% nonché un maggior volume, cosa che ovviamente condiziona la capacità di assorbimento di un prodotto.
A parità di materiali un maggior volume permette di assorbire una maggior quantità di umidità.
Altroconsumo non mette in evidenza questo aspetto, pur essendo questo materasso risultato il migliore del test per quanto riguarda lo smaltimento dell’umidità!



Altro consumo scrive
“Tutti i materassi in lattice sono indicati per chi ha esigenze di temperatura normali, mentre Wegaflex e Chimera Benessere sono più adatti per le persone freddolose.”

Anche in questo caso non si tiene conto delle fodere oltre al fatto che non si capisce come le persone freddolose si debbano poi comportare d’estate se il materasso è caldo.
Va sottolineato che se il materasso è dotato di una fodera climatizzata, quindi con lato estivo e lato invernale, andava come minimo specificato quale lato è stato provato poiché questo condiziona in modo sostanziale il risultato.
Se risultasse caldo il materasso provato sul lato invernale di fatto, dovrebbe essere un pregio e non un difetto!

Altro consumo scrive
“Comfort termico Un buon materasso deve isolare dal freddo nella stagione invernale e non deve assorbire troppo il calore in quella estiva. Non è risultato il punto forte dei modelli del test, anche se la sufficien¬za è sempre garantita.”

Non viene specificato su alcuni modelli con quale fodera è stato provato.
Poiché alcuni prodotti sono disponibili sia con fodera climatizzata che con fodere anallergiche il tipo di rivestimento usato per la prova rappresenta un valore rilevante.
Di norma infatti le fodera anallergiche sono meno performanti a livello climatico, di quelle climatizzate.
Come dal resto, come già detto, se un materasso viene testato sul lato estivo ha una performance diversa che sul lato invernale.

Altro consumo scrive
“Elasticità Ovvero la capacità del materasso di affossarsi solo nell’area in cui è effettuata la pressione e non tutto intorno.”

Questa definizione è quantomeno discutibile poiché l’elasticità è la proprietà di un materiale di deformarsi sotto l'azione di uno stato di sollecitazione imposto (per esempio, a causa di forze esterne applicate) e poi di riacquistare la sua forma originale al venir meno della causa sollecitante.
Quindi è chiaro che l’elasticità non ha niente a che vedere con l’indipendenza della reazione e l’ergonomia del materasso, cioè la capacità di un materasso di reagire solo ove viene sollecitato.
Un materasso a molle ha una elasticità elevatissima ma, se parliamo di molleggio tradizionale ha una trasmissione del movimento da una parte all’altra del materasso altrettanto elevata!

Altro consumo scrive
Durata Per verificare se il materasso regge il passare del tempo (10 anni) lo abbiamo sottoposto alla pres-sione di un rullo da 140 chili, che ha fatto avanti e indietro 30 mila volte. Alla fine della prova di durata abbiamo verificato i danni.

Questo test è molto discutibile perchè non tiene conto di alcuni fattori: ad esempio i materassi commercializzati sottovuoto sono sottoposti già nel confezionamento ad una elevata perdita percentuale di spessore.
Questo li agevola in sede di test poiché, essendo già “preconsumati” subiscono uno schiacciamento o una perdita di portanza inferiore.
Per spiegare il concetto uso un esempio numerico:
se il materasso in partenza avesse avuto una rigidità di 10 e per assurdo, avesse perso mettendolo sottovuoto il 50% della stessa, passando ad un grado di rigidità 5, e se una volta sottoposto al test si fosse ridotta di un altro 20% passando a 4, risulterebbe migliore di un materasso con rigidità 10 di partenza, quindi pari al primo, che avendo perso il 40% della stessa durante il test si troverebbe a 6, quindi con una portanza residua superiore al primo campione ma con una perdita percentuale doppia!
Inoltre questa provano non tiene conto del comfort finale del materasso che le sole prestazioni “meccaniche” del prodotto non possono rendere. Di fatto non è stata analizzata la quantità “comodità del materasso” viene persa con il test ma semplicemente la perdita di portanza.
In sostanza i risultati del test di durata, che sono anche quelli su cui molte persone erroneamente valutano la qualità di un materasso, per com'è svolto da risultati esattamente contrari alla realtà delle cose.


Da evidenziare che questo test non corrisponde alle norme uni iso 3385:1997, di norma adottate in questo genere di prove, che rappresenta la perdita percentuale di spessore di portanza subita da un campione dopo essere stato sottoposto a compressione del 50% rispetto allo spessore iniziale per 75.000 cicli con una frequenza di 60 cicli/minuto.
Non si capisce quindi la validità a livello sperimentale del test adottato da Altroconsumo.

Vi segnalo inoltre che tra i fattori di valutazione viene indicato un parametro “memoria” che risulta alquanto confuso e pare una derivazione di un concetto di “memoria di forma” tipica dei prodotti in memory.
Premesso che questo niente ha a che vedere con i prodotti in lattice che in questo senso dovrebbero avere una capacità pari a zero, sembrerebbe in questo caso confusa con l’ergonomia.
Anche in questo caso andrebbe visto il sistema di valutazione poiché un solo prodotto (ikea) prende un voto negativo (un pallino) mentre gli altri sono tutti alla pari a tre.
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