Budget, rivenditori e materassi no name

Tutto sui materassi, le reti, i guanciali e gli accessori. Consigli e pareri personali sui materassi a molle, in lattice, a molle indipendenti, a memoria di forma, futon, tatami, reti di legno o in metallo, ed altro ancora
professione riposo
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da professione riposo »

Saprai leggere ma probabilmente non sai il significato di joint venture :wink:

https://it.wikipedia.org/wiki/Joint_venture
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lnzndr
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da lnzndr »

Wikipedia nn è il massimo, ma proverò a essere chiaro:

Una joint venture (in lingua italiana una società mista) in economia aziendale è un accordo di collaborazione tra due o più imprese, la cui unione definisce un nuovo soggetto giuridicamente indipendente dalle imprese che lo costituiscono. (paragrafo introduttivo di Wikipedia)


L'Impresa A decide d collaborare con l'impresa B, il frutto d questa collaborazione è l'impresa C che è, a tutti gli effetti un'entità a sè! Ma se l'impresa A investe in questa collaborazione 51 e l'impresa B investe 49, va da sè che l'impresa A eserciterà un controllo maggiore su questo nuovo soggetto giuridico! Visto che hai portato a sostegno della tua tesi Wikipedia t suggerirei d leggere leggere il paragrafo dedicato alle tipologie d joint venture!

Il caso d Literie Italia è un contratto d joint venture societario, tant è che c troviamo d fronte ad una SrL, d questa benedetta SrL qualcuno sarà pure detentore delle quote? Ora a me, nn è dato sapere se B&T ne detenga il 50%, il 49 o il 51%; però voci d corridoio dicono che occupi una posizione dominante all'interno della Joint Venture!

A questo proposito, molto illuminante potrebbe essere questo articolo del "sole 24 ore" che, a mio parere, è un po' + attendibile d Wikipedia:

http://www.diritto24.ilsole24ore.com/ar ... fresh_ce=1
professione riposo
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da professione riposo »

lnzndr ha scritto: 20 giu 2017, 17:24 Ora a me, nn è dato sapere se B&T ne detenga il 50%, il 49 o il 51%; però voci d corridoio dicono che occupi una posizione dominante all'interno della Joint Venture!
Come ti ho scritto in precedenza, se non sei assolutamente sicuro di quello che scrivi, meglio non scriverlo, se poi ti piace credere alle voci di corridoio problemi tuoi.
professione riposo ha scritto: 20 giu 2017, 11:27
lnzndr ha scritto: 20 giu 2017, 09:56 Voi mi dovete perdonare, ma ammetto d avere una scarsissima affinità coi prodotti Literie Italia
Mi hanno sempre detto che se non si sa una cosa è meglio tacere, infatti.......
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lnzndr
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da lnzndr »

Se vuoi fare un discorso da adulti, dimostra che quanto ho detto nn corissponde a verità....

Nn mi pare d essere l unico in questo Forum a ritenere che Literie faccia, x + del 50% delle sue quote, riferimento a B&T!

Che poi, anche se fosse, vorrei proprio sapere cosa c sia da scaldarsi tanto!?
professione riposo
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da professione riposo »

lnzndr ha scritto: 20 giu 2017, 19:20 Se vuoi fare un discorso da adulti, dimostra che quanto ho detto nn corissponde a verità....
Io sono tranquillissimo, anzi, mi fai ridere, sei tu che hai tirato fuori il discorso e sei sempre tu che affermi una cosa per sentito dire, quindi dovresti essere tu a dimostrarlo con i fatti :wink:
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paoletta de lellis
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da paoletta de lellis »

professione riposo ha scritto: 20 giu 2017, 18:45
lnzndr ha scritto: 20 giu 2017, 17:24 Ora a me, nn è dato sapere se B&T ne detenga il 50%, il 49 o il 51%; però voci d corridoio dicono che occupi una posizione dominante all'interno della Joint Venture!
Come ti ho scritto in precedenza, se non sei assolutamente sicuro di quello che scrivi, meglio non scriverlo, se poi ti piace credere alle voci di corridoio problemi tuoi.
professione riposo ha scritto: 20 giu 2017, 11:27
lnzndr ha scritto: 20 giu 2017, 09:56 Voi mi dovete perdonare, ma ammetto d avere una scarsissima affinità coi prodotti Literie Italia
Mi hanno sempre detto che se non si sa una cosa è meglio tacere, infatti.......
beh.... si certo....credere alle voci di corridoio...no perchè in effetti non è B&T spa il socio di maggioranza di Literie....ma FLEXFOR srl....ovvero il controllante di B&T spa....ovvero la società immobiliare detentrice di fabbricati e marchi di B&T spa.....ovvero i proprietari di Dorelan i Sig.ri Tura e Bergamaschi...per semplificare FLEXFOR srl società immobiliare controlla sia B&T SPA che Literie Italia srl...ergo controlla Dorelan-Bultex ed Epeda per i più comuni mortali dei marchi...e per quelli che non sanno nemmeno cosa siano le SRL e le SPA....però INZNDR basta a dire cose che non stanno ne in cielo ne in terra....e a credere a queste mistificate voci di corridoio... 8) 8) 8)
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lnzndr
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da lnzndr »

Io ragionavo solo sul fatto che in B&T sarebbero dei fessi a creare una società concorrente e affidarne la gestione e la politica a un competitore straniero, x quanto possa essere grande! Sarebbe come tirarsi la zappa sui piedi!

Tradotto sarebbe il modo migliore x perdere la leadership d mercato che hanno, finanziando d tasca propria la concorrenza!
pm64
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da pm64 »

Vorrei capire effettivamente quale problema è sorto, o meglio: se si è partiti dai materiali, come si è finiti a parlare di join venture e catene di controllo?
Boh. Mi sembra, ma se sbaglio ovviamente correggetemi, che i materiali delle lastre che vengono utilizzate per costruire i materassi Bultex vengano prodotti in Belgio, e non da Literie Italia. O no? Può essere che la società belga produca un Bultex (o più materiali Bultex) specifici per Literie Italia, o su licenza di Literie Italia?
Insomma, tornando alla questione iniziale, e cioè quante sono le industrie capaci di prodursi in casa lastre per materassi - e anche considerato che è stata citata Tempur, che se non ricordo male qualcuno disse che produce le lastre in Polonia, poi mi sembra di ricordare proprio la Signorina De Lellis affermare che i materassi Tempur li produce Manifattura Falomo ...
Insomma, mi rendo conto che ho scritto un post sconclusionato. Sarà certamente l'ora, ma sarà anche che questo thread non contribuisce a chiarirmi la confusione che ho in testa ;-)
professione riposo
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da professione riposo »

Il nostro amico Paoletta condivide cose a metà e scrive solo le cose che gli fanno comodo, ma va bene lo stesso :mrgreen:
Il letto è il posto più pericoloso del mondo, vi muore l'80% della gente…
paoletta de lellis
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da paoletta de lellis »

professione riposo ha scritto: 21 giu 2017, 11:37 Il nostro amico Paoletta condivide cose a metà e scrive solo le cose che gli fanno comodo, ma va bene lo stesso :mrgreen:
tesoro....dimmi cosa vuoi sapere dell'altra metà....magari ti accontento...per il momento....anche questa volta...sei stato smentito...

lnzndr ha scritto: ↑
mar 20 giu 2017, 11:08 am
Vuoi dire che literie Ialia nn appartiene a B&T?

e tu hai risposto testutali parole: Esatto.
Leonard
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Località: TORINO

Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da Leonard »

Literie, Flexfor e B&T sono tutte società con bilanci pubblici, nomi e cognomi dei soci messi per scritto insieme alle percentuali di proprietà.
Professione Riposo a volte non capisco se sei tu a non sapere le cose o se le sai ma ti piace condire tutto da un' aura di mistero. Così facendo fai apparire semplici banalità come complotti subdoli

Semplicemente i marchi Bultex ed Epeda hanno scelto per la propria distribuzione in Italia una delle aziende leader soprattutto in termini di produzione e di logistica. Cosa c'è di strano o misterioso? Cosa c'è da tenere nascosto??
CHIMENTI. LETTI-MATERASSI-RETI
Tempur-Dorsal-Nocte-Forma-Dreamness-Ergogreen-V&Nice-Daunen Step
http://www.materassichimenti.com WhatsApp 01119780413
professione riposo
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da professione riposo »

Tra essere il proprietario e avere il 51% c’è una discreta differenza.
Che Literie è in parte di proprietà di B&T lo scrivono anche sul loro sito e su tutti i cataloghi, dal primo giorno e quindi non è certo un segreto.
Che chi ha il 51% sia anche chi comanda non è scontato, perché spesso la maggioranza, nelle join venture, ce l’ha l’azienda che ha sede nella nazione della società comune, per motivi fiscali e pratici, ma poi chi comanda veramente è scritto nei patti parasociali che noi non conosciamo.
Ci sono quindi i dati di fatto e cioè che chi tratta entrambe le aziende ha ben chiaro che sono tra loro in concorrenza come lo sono con tutte le altre sul mercato, e mi pare anche evidente che Cofel avesse voluto concedere solo l’uso del marchio avrebbe concesso una licenza che gli avrebbe permesso solo d’incassare i diritti e di non avere nessuna spesa come aveva fatto a suo tempo con Bedding.
Se si è assunta tutti i costi relativi al lancio di una nuova azienda con sede, dipendenti e rete commerciale è perché forse l’esperienza della licenza senza controllo non voleva ripeterla.

@pm64 il materiale bultex è brevettato da recticel e viene prodotto solo da loro.
i materassi che falomo fa per tempur-sealy sono i nuovi prodotti sealy a molle che prima venivano realizzati da altre aziende.
in polonia tempur fa fare la serie hybrid"
Il letto è il posto più pericoloso del mondo, vi muore l'80% della gente…
paoletta de lellis
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da paoletta de lellis »

professione riposo ha scritto: 21 giu 2017, 18:45 Tra essere il proprietario e avere il 51% c’è una discreta differenza.
Che Literie è in parte di proprietà di B&T lo scrivono anche sul loro sito e su tutti i cataloghi, dal primo giorno e quindi non è certo un segreto.
Che chi ha il 51% sia anche chi comanda non è scontato, perché spesso la maggioranza, nelle join venture, ce l’ha l’azienda che ha sede nella nazione della società comune, per motivi fiscali e pratici, ma poi chi comanda veramente è scritto nei patti parasociali che noi non conosciamo.
Ci sono quindi i dati di fatto e cioè che chi tratta entrambe le aziende ha ben chiaro che sono tra loro in concorrenza come lo sono con tutte le altre sul mercato, e mi pare anche evidente che Cofel avesse voluto concedere solo l’uso del marchio avrebbe concesso una licenza che gli avrebbe permesso solo d’incassare i diritti e di non avere nessuna spesa come aveva fatto a suo tempo con Bedding.
Se si è assunta tutti i costi relativi al lancio di una nuova azienda con sede, dipendenti e rete commerciale è perché forse l’esperienza della licenza senza controllo non voleva ripeterla.

@pm64 il materiale bultex è brevettato da recticel e viene prodotto solo da loro.
i materassi che falomo fa per tempur-sealy sono i nuovi prodotti sealy a molle che prima venivano realizzati da altre aziende.
in polonia tempur fa fare la serie hybrid"
capperi...comanda chi ha il 49% e copre le perdite per il suo 49%...mentre chi ha il 51% giustamente ha la maggioranza...ma preferisce non comandare...però ricapitalizza per il suo 51%....interessante...un nuovo modo di fare impresa...poi ovviamente il consiglio d'amministrazione è composto da tre soggetti di B&T spa...e due soggetti di Cofel...e l'amministratore delegato sembrerebbe essere un soggetto di B&T spa...ma nonostante tutto ciò....chi comanda è Cofel...sorvoliamo sull'essere in concorrenza tra loro...altrimenti diventa come sparare sulla croce rossa...ma questa cosa credo di averla detta più volte... 8) 8) 8)
lnzndr
Messaggi: 1139
Iscritto il: 04 ott 2012, 18:01

Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da lnzndr »

No, va beh... Qui siamo all assurdo io investo 2 milioni d € più d te, io copro le perdite con un apporto maggiore, però comandi tu...
Questa è fantaeconomia...

E in più, già che c siamo, mi fai pure concorrenza!

'Na fetta de chiappa, no!?
Fedeguitar
Messaggi: 9
Iscritto il: 29 nov 2015, 18:52

Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da Fedeguitar »

Ricordavo questo forum come un luogo dove si parlava di materassi
Invece ho letto con interesse, e sommo divertimento, questro thread da laureati su facebook
Giusto per non creare altri laureati da tastiera.

Alcuni fanno affermazioni come se un’azienda avesse il 99% e l’altra il 1%
Invece qui sono al 51% e al 49%, cioè hanno una differenza tra loro del 2%.
anche se gli utili e le perdite venissero suddivisi su questa base non credo sposterebbe molto a nessuna delle due.
parlate di maggior investimenti per 2 milioni che essendo il 2% del totale significherebbe un investimento complessivo di 100 milioni!
Capperi! un bel mucchio di soldi per il nostro paese.
investimenti da 100 milioni con una srl direttamente operativa?
Ma dai....non ci credo nemmeno se lo vedo.

Inoltre non è scritto da nessuna parte, come voi invece date per scontato, che utili e perdite debbano essere divisi in base alle quote societarie, anzi, quasi mai avviene in accordi di questo tipo.
I soci possono derogare, e spesso lo fanno, stabilendo un altro tipo di ripartizione.
poi se anche fosse come dite voi è comunque assurdo sostenere che una azienda che possiede ben il 2% in più dell’altra, e partecipa eventualmente per il 2% in più alle eventuali perdite, debba essere per forza essere quella che comanda.
se siete convinti, come lo sono alcuni di voi, che chi ci mette il 2% voglia comandare, secondo voi chi ci mette il solo il 2% in meno accetta di non contare niente?
comandare in cosa? comandare quanto?
Queste percentuali (51/49) sono il chiaro segno che c’è una divisione tecnica delle quote e che non c'è un'azienda predominante se non per questioni giuridico/fiscali.

La struttura tipica è che una azienda esprime la maggioranza del Consiglio di Amministrazione e l’altra abbia potere di veto su una serie di azioni fondamentali per l’operatività dell’azienda.
Di fatto, se non sono d’accordo entrambe certe cose non si fanno.
Quindi chi sono e a che società appartengono consiglieri e AD non è poi così rilevante ai fini del reale controllo dell’azienda, almeno in forme societarie di questo tipo.
Non stiamo parlando di una Spa con azionariato diffuso dove il CDA è garantista, o dovrebbe esserlo, degl'interessi di tutti gli azionisti.
Questi sono 2 aziende con uno scopo comune, se viene meno lo scopo sciolgono la società oppure una rileva le quote dell'altra e va avanti.

Che poi tra loro queste due aziende abbiano stabilito che le persone che possono operare per conto dell’azienda siano italiane in Italia, e non stranieri magari residenti all’estero, non mi pare così strano vista la nostra burocrazia, soprattutto se si tratta di aziende con scarse necessità operative oltre a quelle di normale amministrazione, per le quali sarebbero altrimenti necessarie deleghe notarili di una certa complessità e di un certo costo.

Mi pare inoltre di aver capito che l’azienda di minoranza abbia apportato degli asset, cioè il marchio, cosa che di certo non ha fatto gratis e che di norma viene remunerata anno per anno
Inoltre chi apporta valori di questo tipo, immobilizzazioni immateriali la cui valutazione dipende da fattori non sempre certi ed individuabili e accresciuti per definizione dalla diffusione degli stessi, vuole anche avere la possibilità di tutelarli e lo fa con accordi molto stringenti e di certo esercitando un elevato controllo.
mentre secondo voi l'azienda proprietaria del marchio non ha nessun potere nella catena di controllo, viene comandata dall'altra e viene remunerata meno dell'altra?
A quel punto se dava il marchio in licenza con una bella royalty sul fatturato era meglio: zero potere decisionale certamente ma anche zero rischi, zero costi e utile netto
al contrario secondo voi si è complicata la vita, ha assunto dei costi per lasciare tutto il potere decisionale ad altri come se avesse concesso una licenza?
sarebbe un caso di studio interessante, vista la sua unicità.

Vi prego, parlate di materassi, cosa che alcuni di voi fanno benissimo, e lasciate il diritto societario a chi lo fa di mestiere.
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