Budget, rivenditori e materassi no name

Tutto sui materassi, le reti, i guanciali e gli accessori. Consigli e pareri personali sui materassi a molle, in lattice, a molle indipendenti, a memoria di forma, futon, tatami, reti di legno o in metallo, ed altro ancora
lnzndr
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da lnzndr »

No, va beh...

La storia dei 2 milioni era x dire una cifra! Nn bisogna aver preso un master x sapere che x una SrL bastano 10mila € e, comunque, se davvero 2milioni d € corrispondessero al 2% del capitale sociale d Literie t garantisco che c troveremmo d fronte ad un colosso mondiale, nn ad una realtà che, persino nella città più grande Europa conta a malepena 2 punti vendita in cui si trattano i 2 marchi separati; mentre in una zona come la mia, per trovare un rivenditore, devi guidare x 90km.

Venendo al tuo post, io l ho molto apprezzato; mi fa sempre piacere imparare cose nuove; però una domanda te la faccio anche io...

Forse noi abbiamo estremizzato in una direzione asserendo che il 2% in più, o in meno, possa decidere le sorti d in azienda; leggendo il tuo commento, però, sembra che questo 2% nn abbia alcun peso; diciamo che, ai fini del controllo societario e della suddivisione d perdite e profitti può nn avere questa grande rilevanza, e diciamo anche che, ai fini del controllo, accordi interni stabiliscano che c sia equilibrio tra i 2 soci, ma....


Ok B&T nn è Cofel (adesso arriva la domanda) ma rimane, comunque, l azienda d riferimento per il mercato italiano, un azienda che fattura milioni d € l anno, può essere che decida d associarsi ad un concorrente straniero, che definire colosso è dire poco, senza minimamente tutelarsi e coprirsi le spalle? Io sono un materassaio, e forse nemmeno tanto serio, almeno a sentire il ns Professione Riposo dal momento che tratto MecFlex, e pure con una certa dose d soddisfazione:
professione riposo ha scritto: 23 mag 2015, 11:13 Con tutto il rispetto un professionista serio non puo trattare mecflex...
Però penso che se in Cofel sono giganti, in B&T nn debbano essere proprio degli scemi! Mi spiego: "ok, associamoci, ma nn per farmi le scarpe! Altrimenti siamo in regime d libero mercato, però t arrangi da solo!"
Ultima modifica di lnzndr il 22 giu 2017, 09:40, modificato 1 volta in totale.
Fedeguitar
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da Fedeguitar »

e davvero 2milioni d € corrispondessero al 2% del capitale sociale....
non ho mai parlato di capitale sociale ma di investimenti.
Ovviamente, se, come mi pare di aver capito, si tratta di un'azienda che è stata costituita da zero, ci sono stati investimenti che ovviamente vengono coperti da finanziamenti e/o rifinanziamenti dei soci (poi qui ci sono aspetti fiscali particolari che tralascerei..).
Di norma e per logica la copertura degl'investimenti è in proporzione alle quote di ripartizione di eventuali utili.
sembra che questo 2% nn abbia alcun peso; diciamo che, ai fini del controllo societario e della suddivisione d perdite e profitti può nn avere questa grande rilevanza, e diciamo anche che, ai fino del controllo, accordi interni stabiliscano che c sia equilibrio tra i 2 soci, ma....
la tematica è complessa e tocca diversi punti.
i più importanti sono relativi ad eventuali bilanci di holding che controllano diverse aziende e alla valorizzazione delle partecipazioni che sono fatte su basi economiche (bilancio dell'azienda partecipata) ma anche su basi prospettiche (prospettive di guadagno dei prossimi anni)
il valore di una partecipazione al 40% in una società non è doppio di quella che si avrebbe se della stessa società possedesse il 20%, come logica vorrebbe, ma molto superiore proprio perchè il peso decisionale che mostra il 40% è molto differente.
Nel contempo, posso supporre, che chi possiede il 49% abbia dei vantaggi a compensare questa differenza scritti nei patti para-sociali.
Chi legge un bilancio, e lo fa di mestiere, legge in una divisione 51/49 una pariteticità di fatto di apporto nella società ed una pariteticità decisionale.
se ci fosse stato un 80/20 o un 60/40 sarei andato in cerca di un'altra società (in un altra nazione?), a quote invertite. se avessi letto 90/10 avrei pensato ad una società effettivamente dominata dal 90 in cui però il 10 ha apportato un valore importante per l'operatività sullo specifico mercato e l'azienda che ha il 10 vanta certamente un diritto di prelazione sulla vendita di quote.
ovviamente sono ragionamenti basilari su cui poi bisogna andare a fondo.
a questo aggiungi il valore delle quote in caso di eventuale richiesta da parte di un socio di rilevare la quota dell'altro.
In quel caso possedere il 49 è ciò che più garantisce chi ha apportato asset, come il marchio, cosa che di norma è regolato in contratti separati e con durate temporali, anche semi-eterne o altro non legate alla permanenza nella società del socio apportatore.
Qui nei vostri ragionamenti avete trascurato la presenza di asset, che io non conosco a parte il marchio che avete citato, che può avere un peso rilevantissimo nella redazione dei patti parasociali ancora di più se l'asset apportato cresce il suo valore con l'operatività dell'azienda.
Però penso che se in Cofel sono giganti, in B&T nn debbano essere proprio degli scemi! Mi spiego: "ok, associamoci, ma nn per farmi le scarpe! Altrimenti siamo in regime d libero mercato, però t arrangi da solo!"
Ti sbagli di grosso. vedila da un altro punto di vista.
tu sei il 49%. accetteresti di apportare un valore, ad esempio un marchio, di sostenere rischi economici di dover fare eventuali investimenti o coprire perdite per la metà di una società che non può operare in piena concorrenza sul mercato?
io dico di no a meno che questo mercato non sia tale e tanto ricco, oppure ti poni su target talmente diversi da non poter entrare in concorrenza.
Ad esempio uno vende bigiotteria e l'altro rolex.
Ma non mi pare questo il caso.
Per esperienza, visto che la costituzione di queste società è anche parte del mio lavoro, ti posso assicurare che questo tipo di accordi è la normalità.
Ci sono molte aziende italiane che hanno portato sul nostro territorio marchi stranieri importanti creando joint venture in piena concorrenza con il loro brand storico magari leader.
Questo può essere fatto per diversi motivi
- porto sul mercato italiano tecnologie brevettate che non potrei avere se non attraverso un joint venture con il proprietario del brevetto (oggi direi il caso più frequente)
-perchè l'accordo sul nostro territorio ha poi risvolti in altri mercati (io ti aiuto a distribuire il tuo brand in italia dove ho una esprerienza e tu mi aiuti in un altro paese dove hai una esperienza e io no)
- perchè l'accordo porta con se esperienze sulla produzione, sulla gestione o acquisizione di know how
- semplicemente perchè la leadership del partner italiano rappresenta comunque una percentuale limitata del mercato. ad esempio, io sono leader con il 3% del mercato perchè gli altri rappresentano al massimo lo 0,2% ma ciò non toglie che per me c'è un 97% di mercato da conquistare e che io non sono stato in grado o non posso coprire.
Se anche scendo al 2,7% per effetto della concorrenza della mia collegata, ma questa raggiunge il 2% del mercato, io di fatto, rappresento il 3,7% del mercato (2,7% più la metà del mercato della collegata).
Poi bisognerebbe valutare se il costo per conquistare l'uno per cento in più creando la joint venture, è ragionevole a confronto con un investimento paritetico fatto nell'azienda madre per conquistare lo stesso 1%.

Quest'ultima valutazione di norma è basilare ma non può essere fatta solo in ragione di aspetti puramente finanziari ma viene svolta in relazione a condizioni di mercato e situazioni distributive ecc.

Poi come ho detto un valore intangibile sono gli scambi di esperienza.
Rispettando la tua idea il tuo ragionamento sulla concorrenza è ciò che ha frenato molte aziende italiane nel loro sviluppo in italia e soprattutto all'estero e ha fatto il successo invece di chi ha capito che l'associazionismo su certi mercati è la strada migliore per ridurre i tempi di sviluppo di un mercato.
Un grande imprenditore italiano cliente dello studio in cui lavoro ama ripetere "valuta se sono abbastanza grandi per farlo da soli. se lo sono, meglio che lo facciano con noi. se non lo sono, non vale la pena lavorare con loro. non abbiamo niente da imparare"

a mio avviso se sei leader meritatamente non temi la concorrenza, anzi la concorrenza seria ti aiuta a crescere perchè fa cresere il mercato, se hai paura di perdere quote di mercato è perchè non sei veramente leader
lnzndr
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da lnzndr »

T giuro che un commento così interessante come il tuo, su un forum d materassi, nn mi sarei mai aspettato d leggerlo....

X quanto mi riguarda il discorso è chiuso, cedo le armi d fronte alla superiorità...

E se vuoi t faccio lo sconto del 20% su ogni acquisto! :D
pm64
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da pm64 »

Post di livello (il secondo), più equilibrato anche nei toni rispetto al primo.
Anch'io nel mio piccolo avevo individuato nell'imparare cose nuove uno dei vantaggi principali per la parte italiana (insieme a un altro vantaggio importante, la distribuzione dei costi su un numero maggiore di unità prodotte).
Tuttavia non riesco a dissipare un dubbio, che la lentissima espansione dei punti vendita dei prodotti Literie non sia frenata, almeno in qualche misura, dalla necessità della parte italiana di proteggere le sue quote (almeno nelle aree geografiche del paese in cui il mercato appare ancora immaturo).
Grazio del tuo contributo ;-)

Ps: cross post.
lnzndr
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da lnzndr »

pm64 ha scritto: 22 giu 2017, 10:07 Tuttavia non riesco a dissipare un dubbio, che la lentissima espansione dei punti vendita dei prodotti Literie non sia frenata, almeno in qualche misura, dalla necessità della parte italiana di proteggere le sue quote (almeno nelle aree geografiche del paese in cui il mercato appare ancora immaturo).
Questo nn me lo spiego nemmeno io, qui nn parliamo d lentissima, parliamo d una corsa tra "Bradipi"; sopratutto se consideriamo il punto d partenza! Nn parliamo d io e pm64 che c mettiamo in società, parliamo d due colossi, che danno vita ad un altra realtà!
Aggiungo anche che da un lato troviamo un azienda che fa delle campagne pubblicitarie martellanti: Radio, Tv, Internet, Social Network, riviste d settore e non; troviamo un azienda che, d volta in volta associa il suo nome a personaggi dello spettacolo d prima fascia; un azienda che fa accordi con società finanziarie per la creazione d campagne promo ad Hoc; dall'altro troviamo una realtà che nn ha nemmeno un account Twitter....
professione riposo
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da professione riposo »

Ma alla fine, ho ragione io ? :lol: :lol: :lol:
Il letto è il posto più pericoloso del mondo, vi muore l'80% della gente…
Fedeguitar
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da Fedeguitar »

T giuro che un commento così interessante come il tuo, su un forum d materassi, nn mi sarei mai aspettato d leggerlo....
X quanto mi riguarda il discorso è chiuso, cedo le armi d fronte alla superiorità...
ti ringrazio, ma è il mio lavoro, ho vinto facile.
Questo nn me lo spiego nemmeno io, qui nn parliamo d lentissima, parliamo d una corsa tra "Bradipi"; sopratutto se consideriamo il punto d partenza! Nn parliamo d io e pm64 che c mettiamo in società, parliamo d due colossi, che danno vita ad un altra realtà!
Aggiungo anche che da un lato troviamo un azienda che fa delle campagne pubblicitarie martellanti: Radio, Tv, Internet, Social Network, riviste d settore e non; troviamo un azienda che, d volta in volta associa il suo nome a personaggi dello spettacolo d prima fascia; un azienda che fa accordi con società finanziarie per la creazione d campagne promo ad Hoc; dall'altro troviamo una realtà che nn ha nemmeno un account Twitter....
se posso permettermi, da utente in cerca di materassi da qualche tempo, a causa di una gamba rotta e diversi interventi che ho dovuto subire ho passato molto tempo al pc con poco da fare se non gironzolare per le cose che mi serviranno nella nuova casa.
Io non conosco literie italia ma immagino che usino per le pubblicità il marchio commerciale.
La pubblicità Bultex l'ho vista più volte sia sui giornali, ricordo diverse volte Elle Decore perchè siamo abbonati, e anche su altri.
Ultimamente anche su un giornale di mia moglie, credo star bene o una cosa del genere, e molto sul web (e in questo conta il fatto che sono pieno di cookie di siti di materassi....).
ho visto che Bultex ha un sito molto bello completo e che rispondono in modo molto molto competente alle mail, almeno a quella che gli ho scritto io.
A livello di rivenditori, nella mia zona, girando per negozi ne ho incontrati 3 nel raggio di una 30 km o poco più, ma magari sono in una zona fortunata.
non posso dire la stessa cosa di tanti altre aziende che ho visto.
Io ho avuto una impressione contraria a quello che tu scrivi, ma di certo in questo, hai una visione più ampia e precisa e quindi..... mi arrendo alla superiorità.
Ultima modifica di Fedeguitar il 22 giu 2017, 11:42, modificato 1 volta in totale.
Fedeguitar
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da Fedeguitar »

Ma alla fine, ho ragione io ?
diciamo che hai avuto meno torto di altri. :mrgreen:
lnzndr
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da lnzndr »

Fedeguitar ha scritto: 22 giu 2017, 11:34 A livello di rivenditori, nella mia zona, girando per negozi ne ho incontrati 3 nel raggio di una 30 km o poco più, ma magari sono in una zona fortunata.
Guarda io t posso rimandare, se sapessi come si fa, ad una discussione d qualche settimana fa, proprio su questo forum, in cui un utente romano chiedeva info prima d accingersi all'acquisto del materasso....

Ebbene è saltato fuori che a Roma, una delle città più grandi del mondo, x estensione, e che sfiora i 3 milioni d abitanti, c sono allo stato attuale 2 rivenditori! D cui uno tratta un marchio e l'altro tratta l'altro! (scusa il gioco d parole)

Da materassaio t dico che nn è un grandissimo risultato, se si vuole essere protagonisti!
paoletta de lellis
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da paoletta de lellis »

Fedeguitar ha scritto: 22 giu 2017, 11:34
T giuro che un commento così interessante come il tuo, su un forum d materassi, nn mi sarei mai aspettato d leggerlo....
X quanto mi riguarda il discorso è chiuso, cedo le armi d fronte alla superiorità...
ti ringrazio, ma è il mio lavoro, ho vinto facile.
Questo nn me lo spiego nemmeno io, qui nn parliamo d lentissima, parliamo d una corsa tra "Bradipi"; sopratutto se consideriamo il punto d partenza! Nn parliamo d io e pm64 che c mettiamo in società, parliamo d due colossi, che danno vita ad un altra realtà!
Aggiungo anche che da un lato troviamo un azienda che fa delle campagne pubblicitarie martellanti: Radio, Tv, Internet, Social Network, riviste d settore e non; troviamo un azienda che, d volta in volta associa il suo nome a personaggi dello spettacolo d prima fascia; un azienda che fa accordi con società finanziarie per la creazione d campagne promo ad Hoc; dall'altro troviamo una realtà che nn ha nemmeno un account Twitter....
se posso permettermi, da utente in cerca di materassi da qualche tempo, a causa di una gamba rotta e diversi interventi che ho dovuto subire ho passato molto tempo al pc con poco da fare se non gironzolare per le cose che mi serviranno nella nuova casa.
Io non conosco literie italia ma immagino che usino per le pubblicità il marchio commerciale.
La pubblicità Bultex l'ho vista più volte sia sui giornali, ricordo diverse volte Elle Decore perchè siamo abbonati, e anche su altri.
Ultimamente anche su un giornale di mia moglie, credo star bene o una cosa del genere, e molto sul web (e in questo conta il fatto che sono pieno di cookie di siti di materassi....).
ho visto che Bultex ha un sito molto bello completo e che rispondono in modo molto molto competente alle mail, almeno a quella che gli ho scritto io.
A livello di rivenditori, nella mia zona, girando per negozi ne ho incontrati 3 nel raggio di una 30 km o poco più, ma magari sono in una zona fortunata.
non posso dire la stessa cosa di tanti altre aziende che ho visto.
Io ho avuto una impressione contraria a quello che tu scrivi, ma di certo in questo, hai una visione più ampia e precisa e quindi..... mi arrendo alla superiorità.
tesoro ben ritrovato...M.R.....reunion di famiglia...finalmente...da ridere tutto il discorso fatto...ennesimo Nik Name Fake...in 10 anni..saremo a 1500...tra finti consumatori...e...pseudo professionisti commerciali di settore e non...adesso siamo all'inverosimile...alla faccia della serietà e della trasparenza…roba da darvi fiducia a prescindere…saranno felicissimi i veri consumatori...potenziali vostri acquirenti...perché sicuramente sarete sempre così anche quando vendete i vostri materassi…dopo il mitico Libero Pensatore adesso…anche un avvocato del diavolo...esperto in diritto societario....che nel primo evidenzia come si sia sentito toccato personalmente…nel secondo recupera…mostrando maggior professionalità e finta gentilezza….un avvocato del diavolo…che fa bei discorsi....misti tra commerciale...direttamente interessato....e...finto utente...appassionato di forum di materassi...casualmente esperto in diritto...che presume con tanto di discorso da commerciale...il perché e il per come...codeste società....hanno fatto determinate scelte...e poi arriva il fratellino PROF RIPOSO che dopo aver preso schiaffi a destra e a manca...si sente superiore...perché il suo amato fratello...lo ha difeso...dai brutti e i cattivi...ma la vergogna...non ha mai fine...??? il bello è che c'è qualcuno che vi viene dietro... 8) 8) 8)
professione riposo
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da professione riposo »

E quando non si hanno più argomenti iniziano le illazioni, oramai non so più quanti fratelli dovrei avere secondo il nostro amico Paoletta :lol: :lol: :lol:
Il letto è il posto più pericoloso del mondo, vi muore l'80% della gente…
paoletta de lellis
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da paoletta de lellis »

professione riposo ha scritto: 22 giu 2017, 12:27 E quando non si hanno più argomenti iniziano le illazioni, oramai non so più quanti fratelli dovrei avere secondo il nostro amico Paoletta :lol: :lol: :lol:
due tesoro...sempre gli stessi...ricordati che le mie illazioni... sono state sempre comprovate dai fatti...dimostrati da 10 anni a questa parte....ergo...non sono poi così illazioni....campate in aria...e tu e i tuoi fratelli lo sapete...siete altamente coscienti...e ormai lo sono tutte le persone che vi conoscono...solo che in nome dei propri interessi...si può fingere tranquillamente...sono 10 anni che accade questo...tutti i giorni...se a qualche vostro cliente sta bene...sia esso trade...sia esso consumer...ottimo per voi...di certo....ci vuole fegato…e tanto menefreghismo…ma che vuoi…se l’ Italia si trova dove si trova…ci sarà anche un perché di natura culturale… 8) 8) 8)
lnzndr
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da lnzndr »

A giudicare dal commento nn dovresti averne tanti, ma uno solo che cambia spesso nome! Del resto ha messo le iniziali d nome e cognome!

Comunque, sia come sia, torno al mio piccolo mondo d scarsa serietà a vendere MecFlex, X me la discussione è chiusa!
pm64
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da pm64 »

Paoletta, in ogni caso il secondo post di Mister x non è male ;-)
paoletta de lellis
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Re: Budget, rivenditori e materassi no name

Messaggio da paoletta de lellis »

pm64 ha scritto: 22 giu 2017, 13:10 Paoletta, in ogni caso il secondo post di Mister x non è male ;-)
Pm64 tesoro provo a sintetizzare per i comuni mortali…il post di mister X M.R.
Dorelan di comune accordo con Bultex ed Epeda….decidono di darsi una mano a vicenda….
Io nano impresa italiana per il mercato globale….chiedo aiuto ad un mio fornitore…un gruppo mondiale Recticel…per aiutarmi con i mercati esteri per continuare la crescita e lo sviluppo….ed in più….visto le difficoltà che ho nel migliorare la mia posizione sul mercato italiano nel settore retail…prima che perda quote di mercato…visto come vanno le cose sul mercato interno…dove il marchio Dorelan è ormai polverizzato commercialmente…per non usare termini più crudi….e chissà che molto presto l’andazzo sarà molto simile per gli altri due marchi….e dove nonostante l’apparente posizione di leadership…la quota di mercato è troppo piccola…della serie fatti una domanda e datti una risposta….prima che crescano altri….e che i competitor internazionali possano rubare fette di mercato…e prima che a te Recticel ti venga in mente di fare amicizia con qualcun altro…e di conseguenza tu possa diventare veramente un mio concorrente…mettiamoci insieme sfruttiamo entrambi le nostre conoscenze e potenzialità…e chissà in futuro si amplierà questa sinergia…con l’ acquisizione in parte o in toto di Dorelan da parte di Recticel…e visto che Dorelan potrà sfruttare una rete commerciale in franchising molto più diretta verso il consumer…chissà che non possa tornare utile…avere dei marchi diversi…ma della stessa famiglia…da affiancare all’ interno di un multi brand mono marca….tanto per far credere al consumer che vi è un offerta ampia sulla quale scegliere…senza che vi siano cartelli imposti…alla faccia di una libera e virtuosa concorrenza… che dovrebbe nella teoria…portare vantaggio alla gente…che vedrebbe crescere l’offerta sempre più competitiva dal punto di vista qualitativo…a prezzi sempre più convenienti….peccato che poi nella realtà per il povero cittadino… purtroppo come sempre inconsapevole finanziatore di un sistema che lo auto suicida…che stritola la micro impresa fonte reale di concorrenza….e che stritola gli stessi commercianti di materassi…sempre più nel baratro…anch’ essi finanziatori inconsapevoli di un destino segnato....
Ergo..per logica… si potrebbe supporre che in futuro il cittadino… si troverà di fronte a negozi che vendono marchi diversi…ma sempre della stessa famiglia…e sulla stessa posizione di segmento di mercato per i tre marchi citati….solo perché Dorelan con il suo solo brand ha un mercato retail saturo e sempre più in discesa…tanto che è ormai da tempo che investe di più nella diversificazione del suo di mercato…crescendo in altri settori diversi dal retail…e un domani non troppo lontano….diretta al consumer attraverso i nuovi canali….diretti….on line o di tipo misto….alla faccia di tutti quelli che oggi hanno investito con loro per farli crescere…e che dovranno come già successo con altri marchi…tipo Tempur….soccombere con la stessa Dorelan…accettando le loro condizioni…perché non si potrà fare altrimenti…mah contenti loro….

Spero di aver sintetizzato correttamente dal mio di punto di vista…..il discorso fatto dal commerciale M.R. che avrà il privilegio di apportare le dovute modifiche…dal suo punto di vista…mentre tralascerei discorsi affascinanti con i quali sciacquarsi la bocca…tipo brevetti….che non si possono avere….spiegatemi quale fantasmagorica tecnologia innovativa…hanno messo sul mercato italiano….perché a parte me che sono ignorante…temo che i consumatori non si siano accorti dei benefici…per non parlare del Know how….perchè almeno per la parte produttiva….insomma…. fa piuttosto ridere in questo settore…per non parlare degli asset sotto forma di brand messi a disposizione dal socio di minoranza…che valore possono aver avuto al momento dell’immissione sul mercato italiano…..mah...???? avranno valutato solo le prospettive…
Se anche scendo al 2,7% per effetto della concorrenza della mia collegata, ma questa raggiunge il 2% del mercato, io di fatto, rappresento il 3,7% del mercato (2,7% più la metà del mercato della collegata).
Poi bisognerebbe valutare se il costo per conquistare l'uno per cento in più creando la joint venture, è ragionevole a confronto con un investimento paritetico fatto nell'azienda madre per conquistare lo stesso 1%.

Quest'ultima valutazione di norma è basilare ma non può essere fatta solo in ragione di aspetti puramente finanziari ma viene svolta in relazione a condizioni di mercato e situazioni distributive ecc.
Certo i conti li conoscono solo loro….così come i patti para sociali….per il momento dopo qualche anno dove non si fa altro che aumentare le perdite….per il momento mai diminuite….stando ai dati fino al 2015…ma sempre aumentate….le continue ricapitalizzazioni….arrivate in pochi anni a toccare quota 344.000 € a fronte di Ricavi nel 2015 di 1.430.000 € sul quale fatturato si è perso in un solo anno 144.000 € con debiti verso fornitori per oltre 882.000 €….mentre il totale debiti è vicinissimo al milione di €…tutto questo è per il momento ancora lontano dal potersi avvicinare all’1 % famoso citato…ed è per il momento costato abbastanza….e le basi prospettiche sembrano per adesso una chimera….però poiché sono laureata su facebook…oggi è 22 Giugno 2017 e dal 2015 di cose ne saranno cambiate….e soprattutto è molto evidente come non ci capisca niente di queste cose….avrà certamente ragione mister X M.R. bisogna avere fiducia....chi vivrà vedrà....magari ci vediamo si di un forum nell'aldilà...
a mio avviso se sei leader meritatamente non temi la concorrenza, anzi la concorrenza seria ti aiuta a crescere perchè fa cresere il mercato, se hai paura di perdere quote di mercato è perchè non sei veramente leader
bella frase sono in parte d'accordo.....ma la domanda sorge spontanea....se la pensate così....perché avete fatto una joint venture con un partner globale...non vi siete sentiti all'altezza di essere leader reali sul mercato...avete temuto la concorrenza globale e avete cercato qualcuno più forte che prima che vi mangi....è convenuto stringerci amicizia...??? 8) 8) 8)
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