Altroconsumo e i materassi

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Ciottolinosa
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Altroconsumo e i materassi

Messaggio da Ciottolinosa »

Ciao a tutti, oggi ho visto sulla pagina Facebook di Altroconsumo che hanno pubblicato questa guida alla scelta dei materassi nell'ottica di un loro test sul migliore acquisto, solo che per vederlo a quanto ho capito bisogna essere soci. Altroconsumo sembra dire cose interessanti e volevo sapere da voi nel settore se le cose che dice sono veritierei, qualora abbiate tempo e voglia di leggere l'articolo che riporto qui
https://www.altroconsumo.it/casa-energi ... -materassi
Materassi FERRARA
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Re: Altroconsumo e i materassi

Messaggio da Materassi FERRARA »

Fracamente mi pare un testo molto banale come se ne sono letti altri mille e anche con diverse imprecisioni
na, un materasso più rigido che dia il giusto sostegno alla colonna è la scelta migliore. Chi dorme sul fianco può invece optare per un materasso meno rigido, che permetta alla spalla di sprofondare un po' per consentire una posizione confortevole.
a dire il vero la rigidità non c'entra niente con l'accoglienza e l'ergonomia, cioè la capacità del materasso di seguire le forme del corpo e quindi anche di accogliere la spalla.
Un materasso morbido ma poco ergonomico accoglierà meno la spalla di uno più sostenuto ma più ergonomico.
Fai un ragionamento: se ti distendi supina dai al tuo peso un'area di appoggio molto più ampia che quando sei sul fianco, quindi essendo il peso sempre lo stesso, quando sei sul fianco premi molto di più sul materasso, circa il triplo.
Quindi, in teoria, a pancia in su un materasso più morbido ti sostiene bene comunque, mentre sul fianco potrebbe essere troppo cedevole perchè lo premi di più.
se prendi un materasso a molle tradizionali e uno in memory di pari rigidità verdrai che quello in memory accoglierà molto meglio la spalla.
Il lattice è un'emulsione naturale ricavata dalla pianta della gomma, ...... I materassi di questo materiale offrono in genere un sostegno abbastanza rigido
chi l'ha detto? ci sono materassi in lattice rigidi e morbidi, ci sono diversi sistemi costruttivi (Talalay, in continuo, eccc.) e la rigidità dipende da una serie di fattori che sono controllabili a livello di produzione.
Non tutti i materassi i lattice sono sostenuti, anzi, quando ancora era un prodotto che aveva logica esistevano materassi in lattice molto accoglienti.
Con questo materiale la circolazione dell'aria è generalmente inferiore, quindi il calore del corpo tende a rimanere imprigionato nel materasso, il che li rende adatti a persone freddolose o a climi rigidi.
altra cavolata atomica. ci sono dei memory e degli espansi che sono più traspiranti del lattice.
se a questo poi si aggiunge che scrivono poi
Il cuore del materasso è formato da molle che garantiscono elasticità e solidità. Le molle consentono una buona aerazione e rendono questi materassi in genere adatti a chi suda molto e vive in aree molto calde d'estate.
fatti aprire un materasso a molle sfoderabile e vedrai che le molle sono chiuse in una "scatola" di espanso, detto box, che di norma è meno traspirante di quello di qualità usati sui materassi in memory/espanso.
quindi non capisco come possano dire che il memory faccia caldo e le molle no....

il loro test sui materassi sono sempre qualcosa di esilerante.
di seguito ti riporto il testo riferito alla prova che fecero nel 2014 se non sbaglio, che ti spiega perchè magari dovrebbero prestare più attenzione quando fanno certe cose....
Poi valuta tu
Il test di altro consumo mostra come ormai tradizione una scarsissima conoscenza dell’argomento da parte di chi lo ha scritto cosa che ovviamente si riflette nell’analisi fatta dei prodotti che si mostra approssimativi e fatta su parametri che poco o nulla hanno a che vedere con la qualità del riposo

Per prima cosa dobbiamo capire lo scopo “commerciale” di altro consumo.
Altro consumo vuole con i suoi test far risparmiare il consumatore dimostrando che tra il loro miglior acquisto e il top del mercato, inteso come costo, si può risparmiare una cifra importante dimostrando in questo modo l’importanza delle loro prove e giustificando quindi la loro esistenza ed i loro abbonamenti.

Per questo motivo i test paiono tarati per mettere in evidenza le caratteristiche di alcuni prodotti che non sono di fatto fondamentali sul mercato e non sono né indice di prestazione del prodotto né distintive della qualità.
Ovviamente se io confronto una utilitaria e una ferrari SOLO sui consumi la prima vince a mani basse.

Per prima cosa possiamo notare che il parametro immagino fondamentale nell’acquisto del materasso, cioè il comfort è soggetto ad una chiara mistificazione.
Nella tabella riassuntiva troviamo infatti “comfort” che potrebbe essere inteso come comodità, mentre nella leggenda a quella voce viene fatto corrispondere il “comfort termico” che ovviamente è solo una parte del comfort del materasso e che con l’uso comune del termine comfort centra poco.

Tra i tanti punti discutibili comunque di seguito ve ne riporto alcuni, che mettono in evidenza, a mio parere, la poca attenzione posta nel realizzare il test se non la tendenziosità di alcune valutazioni

LE BASI DELLA PROVA DI ALTROCONSUMO.

La prova di Altroconsumo si basa su dei parametri atti a rispondere a quesiti ben precisi tra cui:

• E’davvero stabile?
• Sostegno del corpo
• Se prende fuoco

Che sono francamente o mal interpretati o ininfluenti sull’uso normale di un materasso.

E’ davvero stabile?
Questo test ha una sua importanza ma è evidente a qualsiasi esperto del settore che è inutile quando si parla di materassi non a molle per le caratteristiche intrinseche delle schiume che rendono questa prova assolutamente inutile.
Le schiume infatti non trasmettono il moto da una parte all’altra del materasso e quindi non vedo il motivo di un test di questo genere, tanto che tutti i prodotti hanno superato brillantemente il test…

Sostegno del corpo
Nella prova non sono specificate le corporature prese in esame come “banco di prova dei prodotti” e questo a mio parere è già un limite ma, supponendo che la prova sia stata condotta con corporature differenti atte a coprire un range realistico di utenti, possiamo rilevare che il sostegno è uno dei fattori di prestazioni del materasso che di norma contrasta con la capacità ergonomica e l’accoglienza dello stesso.
Un buon materasso vanta un buon equilibrio tra questi fattori e non certo una prestazione massima in uno di essi che di certo penalizzerebbe gli altri.
Va inoltre rilevato come non si sia tenuto conto che di alcuni materassi presi in esame esistono differenti gradi di rigidità che sono adatti a sostenere pesi e corporature diversi. E’ ovvio che non avendo testato di questi prodotti entrambe le versioni, ma solo una di esse, queste saranno probabilmente risultate eccelse per alcune corporature e completamente errate per altre.
Per assurdo i prodotti realizzati in una sola rigidità, di norma media, pur non essendo eccelsi per nessuna corporatura si sono ben difesi su tutte.
In poche parole perfetti per nessuno sbagliati un po’ per tutti…
E’ intuitivo che chi sceglie un materasso lo sceglie in base alla propria corporatura ed è poco interessato al fatto che sia sbagliato per altri come del resto si sceglie un numero di scarpe in base al proprio piede non sulla media nazionale.


Se prende fuoco
Qui siamo all’assurdo. Chiunque lavori in questo campo sa che la resistenza alla fiamma è importante solo ed esclusivamente per il settore contract (cioè per gli alberghi) e non viene assolutamente valutato come positivo nel prodotto domestico poiché rendere un prodotto resistente alla fiamma significa usare materiali che vanno di norma a danneggiare la qualità del riposo o comunque pone limiti alla prestazione.
Questo costringe le aziende ad avere prodotti specifici e certificati per questo uso che ben si guardano dal consigliarli nel uso domestico anche perché di norma questi non soddisfano i requisiti di compatibilità con l’organismo umano, quindi di non nocività, fondamentale, con giusta ragione, nell’uso domestico quotidiano.



Premesso quanto sopra analizzo il testo


Altro consumo scrive
“Esiste il materasso in lattice naturale, ma anche in lattice sintetico. Sui prodotti dovrebbe essere indica¬ta la dicitura esatta, ma il produttore non è obbligato a riportarla.”

La Circolare del Ministero delle Attività Produttive (n. 684 del 7 dicembre 2001) che dice al punto 3.1 “ Materasso tutto lattice o materasso 100% lattice: designa materassi che hanno un'anima unicamente di lattice di almeno 10 centimetri di spessore. Se l'anima include almeno l'85% di lattice di origine naturale l'indicazione supplementare "origine naturale" e' la sola autorizzata.”
Questa dicitura è obbligatoria e se non è presente, il materasso non è in regola con le norme predette e non è quindi vero che non è obbligatoria!


Altro consumo scrive
“ Esiste anche una terza categoria, la schiu¬ma di lattice, ottenuta mischiando dell’aria al lattice naturale e/o a quello sintetico. Tra l’uno e l’altro ci sono alcune differenze sostanziali”

Qualsiasi esperto ha ben chiaro che i materassi sono tutti realizzati in schiuma di lattice e non in lattice puro poiché la miscelazione con l’aria permette al lattice di avere la giusta densità (che si misura in peso/metro cubo e quindi si modifica appunto aggiungendo aria che modifica il peso a parità di volume) ed il giusto comfort per il riposo.
Tanto è che la legge predetta non pone questo tipo di distinzione essendo tra le altre cose irrilevante a livello di qualità del prodotto e nell’uso comune le due definizioni sono assimilate.

Altro consumo distingue nelle diverse categorie di materasso in lattice scrivendo:
“Lattice al 100%”. Indica un materasso che ha un’anima (ovvero il cuore del materasso, che assicura il sostegno principale), unicamente di lattice, di almeno 10 centimetri di spessore.
“In lattice”. In questo caso il corpo centrale, costitu¬ito da due o più materiali differenti sovrapposti, deve avere uno strato di lattice alto come minimo 10 centimetri, inoltre questo materiale deve rappresentare almeno il 60% dell’anima del materasso

La circolare già citata dice, sempre al punto 3.1 “Materasso tutto lattice o materasso 100% lattice: designa materassi che hanno un'anima unicamente di lattice di almeno 10 centimetri di spessore.”
Chiaramente assimilando le due definizioni mentre Altroconsumo pone una distinzione inesistente.
Inoltre Altroconsumo nella sua prova include, come materasso di lattice il prodotto Chimera Air latex che avendo 6 cm di lattice su 20 totale di spessore, per la legge italiana non può essere considerato un materasso di lattice!

Segnalo inoltre che in questo test non è stato tenuto conto della fodera utilizzata per la prova in molti dei modelli considerati, e questo può aver condizionato molti aspetti del test ed in particolare quelli che riporto di seguento


Altro consumo scrive
“Solo Magni¬flex, Pirelli e MCA hanno mostrato una perdita di al¬tezza di più di 6 mm.”

Peccato che compiendo questa valutazione non si è tienuto conto dello spessore di partenza del materasso e soprattutto dell’imbottitura utilizzata che ovviamente le parte più soggetta a stress.
Un materasso molto imbottito mostrerà nel tempo sicuramente uno schiacciamento superiore ad un materasso con una imbottitura in partenza più compressa o meno presente. Non a caso i materassi risultati peggiore sono quelli più alti, uno schiacciamento di 6mm su 26 cm di altezza totale è pari al 2,3% mentre su uno spessore di 20 cm è pari ad un 3% (cioè il 30% in più se analizzata la percentuale!).
Di conseguenza a parità di schiacciamento è evidente che il materasso più basso dovrebbe essere peggio considerato, cosa che non avviene!!!


Altro consumo scrive
“Il modello Ikea assorbe meglio l’umidità rispetto agli altri e quindi è più adatto a chi suda molto.” “Abbiamo lasciato per dieci ore consecutive i materassi in una stanza a 37 gradi con il 50% di umidità. Un buon materasso deve essere in grado di assorbire e smaltire all’esterno la maggiore quantità di umidità.”

La prima domanda che ci dovremmo porre è: cosa hanno poi misurato per valutare la capacità traspirativa di un materasso?
Perché logica vorrebbe che una volta sottoposto il materasso ad una forte umidità ne verifichino poi la quantità residua all’interno dello stesso.
Per come appare realizzato questo test invece un pezzo di plastica, che non avrebbe assorbito, ovviamente, una sola goccia di umidità, avrebbe dato i migliori risultati!
Un materasso prima di cedere l’umidità deve assorbirla, se non l’assorbe, in particolare quando sopra viene posto un corpo umano che suda e bagna, di certo non deve poi fare la fatica di ricederla all’ambiente esterno.
Al contrario un materasso che assorbe bene l’umidità non è poi detto che possa smaltire la predetta in modo ottimale.
E’ intuitivo capire come una fodera imbottita in poliestere sia molto più permeabile all’umidità, avendo il poliestere una capacità igroscopica pari a zero (quindi non assorbe ma fa scivolare l’umidità sulla sua superficie), nei confronti di una imbottita in cotone, essendo quest’ultimo molto igroscopico, cosa che di norma è, se non portata all'eccesso, un vantaggio!
Inoltre lo smaltimento dell’umidità del lattice, come in tutti i materiali espansi, deriva anche da un effetto “mantice” dato dagli spostamenti del corpo che comprimendo e rilasciando la struttura, facilita il ricambio di aria e l’espulsione della umidità.
E’ evidente che il test non è stato fatto in condizioni d’uso, cioè con una persone che suda sul materasso e trasmette umidità sotto forma di liquido direttamente sul materasso stesso.
In questo caso è fondamentale la capacità del tessuto di trasmettere l’umidità verso l’interno e sull’area dell’intero materasso, mantenendo asciutto il contatto, piuttosto che ricederla immediatamente o peggio non assorbirla.
Inoltre questo test non tiene conto del tipo di fodera con cui è stato testato il materasso. Alcuni dei prodotti considerati sono disponibili in diverse versioni di foderatura e pertanto potrebbe esistere una versioni che privilegia la traspirazione piuttosto che una versioni che penalizza questo aspetto per privilegiarne altri.

Da notare che il materasso ikea del test vanta una misura 90x200 contro gli altri che sono tutti 80x190 e presenta quindi un area di esposizione all’aria superiore del 18% nonché un maggior volume, cosa che ovviamente condiziona la capacità di assorbimento di un prodotto.
Altroconsumo non mette in evidenza questo aspetto, pur essendo questo materasso risultato il migliore del test per quanto riguarda lo smaltimento dell’umidità!



Altro consumo scrive
“Tutti i materassi in lattice sono indicati per chi ha esigenze di temperatura normali, mentre Wegaflex e Chi¬mera Benessere sono più adatti per le persone freddo¬lose.”

Anche in questo caso non si tiene conto delle fodere oltre al fatto che non si capisce come le persone freddolose si debbano poi comportare d’estate se il materasso è caldo.
Va sottolineato che se il materasso è dotato di una fodera climatizzata, quindi con lato estivo e lato invernale, andava come minimo specificato quale lato è stato provato poiché questo condiziona in modo sostanziale il risultato.
Se risultasse caldo il materasso provato sul lato invernale di fatto, dovrebbe essere un pregio e non un difetto!

Altro consumo scrive
“Comfort termico Un buon materasso deve isolare dal freddo nella stagione inver¬nale e non deve assorbire troppo il calore in quella estiva. Non è risultato il punto forte dei modelli del test, anche se la sufficien¬za è sempre garantita.”

Non viene specificato su alcuni modelli con quale fodera è stato provato.
Poiché alcuni prodotti sono disponibili sia con fodera climatizzata che con fodere anallergiche il tipo di rivestimento usato per la prova rappresenta un valore rilevante.
Di norma infatti le fodera anallergiche sono meno performanti a livello climatico, di quelle climatizzate.
Come dal resto, come già detto, se un materasso viene testato sul lato estivo ha una performance diversa che sul lato invernale.

Altro consumo scrive
“Elasticità Ovvero la capacità del materasso di affossarsi solo nell’area in cui è effettuata la pressione e non tutto intorno.”

Questa definizione è quantomeno discutibile poiché l’elasticità è la proprietà di un materiale di deformarsi sotto l'azione di uno stato di sollecitazione imposto (per esempio, a causa di forze esterne applicate) e poi di riacquistare la sua forma originale al venir meno della causa sollecitante.
Quindi è chiaro che l’elasticità non ha niente a che vedere con l’indipendenza della reazione e l’ergonomia del materasso, cioè la capacità di un materasso di reagire solo ove viene sollecitato.
Un materasso a molle ha una elasticità elevatissima ma, se parliamo di molleggio tradizionale ha una trasmissione del movimento da una parte all’altra del materasso, elevatissima!

Altro consumo scrive
Durata Per verificare se il materasso regge il passare del tempo (10 anni) lo ab¬biamo sottoposto alla pres-sione di un rullo da 140 chili, che ha fatto avanti e indietro 30 mila volte. Alla fine della prova di durata abbiamo verificato i danni.

Questo test è molto discutibile perchè non tiene conto di alcuni fattori: ad esempio i materassi commercializzati sottovuoto sono sottoposti già nel confezionamento ad una elevata perdita percentuale di spessore.
Questo li agevola in sede di test poiché, essendo già “preconsumati” subiscono uno schiacciamento o una perdita di portanza inferiore.
Per spiegare il concetto uso un esempio numerico:
se il materasso in partenza avesse avuto una rigidità di 10 e per assurdo, avesse perso mettendolo sottovuoto il 50% della stessa, passando ad un grado di rigidità 5, e se una volta sottoposto al test si fosse ridotta di un altro 20% passando a 4, risulterebbe migliore di un materasso con rigidità 10 di partenza, quindi pari al primo, che avendo perso il 40% della stessa durante il test si troverebbe a 6, quindi con una portanza residua superiore al primo campione ma con una perdita percentuale doppia!
Inoltre questa provano non tiene conto del comfort finale del materasso che le sole prestazioni “meccaniche” del prodotto non possono rendere. Di fatto non è stata analizzata la quantità “comodità del materasso” viene persa con il test ma semplicemente la perdita di portanza.

Da evidenziare che questo test non corrisponde alle norme uni iso 3385:1997, di norma adottate in questo genere di prove, che rappresenta la perdita percentuale di spessore di portanza subita da un campione dopo essere stato sottoposto a compressione del 50% rispetto allo spessore iniziale per 75.000 cicli con una frequenza di 60 cicli/minuto.
Non si capisce quindi la validità a livello sperimentale del test adottato da Altroconsumo.

Vi segnalo inoltre che tra i fattori di valutazione viene indicato un parametro “memoria” che risulta alquanto confuso e pare una derivazione di un concetto di “memoria di forma” tipica dei prodotti in memory.
Premesso che questo niente ha a che vedere con i prodotti in lattice che in questo senso dovrebbero avere una capacità pari a zero, sembrerebbe in questo caso confusa con l’ergonomia.
Anche in questo caso andrebbe visto il sistema di valutazione poiché un solo prodotto (ikea) prende un voto negativo (un pallino) mentre gli altri sono tutti alla pari a tre.
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Ciottolinosa
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Iscritto il: 16 apr 2017, 15:36

Re: Altroconsumo e i materassi

Messaggio da Ciottolinosa »

Ho impiegato un po' di tempo, finalmente sono riuscita a leggere tutta la tua analisi. :mrgreen: molti utenti su Facebook commentavano questa classifica sostenendo che fosse una guerra tra poveri, nel senso di una classifica stilata a partire da materassi non molto buoni per quanto riguarda la qualità. Io molti nomi non li ho nemmeno mai sentiti, eppure sai quanta gente conosco che ha comprato un materasso da Ikea e ci dorme alla grande? Non sto facendo polemica mettendo a paragone il materasso Ikea con il materasso super figo di marche migliori, semplicemente rilevavo che oggi come oggi spendere tanti soldi per un materasso non è sempre possibile e ci si deve purtroppo accontentare. Ma allora mi domando, se il materasso è una scelta esclusivamente personale per quanto riguarda la comodita, magari sono validi da questo punto di vista anche i materassi Ikea. Nel senso che io ho un amico che ha un materasso Ikea da 4 anni e dorme benissimo. Magari la resa tra un materasso Ikea e uno migliore la si nota in durata? Cioè tra un anno il materasso del mio amico sarà da buttare mentre quello buono mi dura anche una vita? Ripeto, non è polemica è solo una discussione amichevole originata da pura curiosità
Ciottolinosa
Messaggi: 20
Iscritto il: 16 apr 2017, 15:36

Re: Altroconsumo e i materassi

Messaggio da Ciottolinosa »

Che poi, aggiungo, comodità e abitudine molto spesso sono due cose intrecciate. Mio zio dorme da una vita su un materasso vecchio e stravecchio che ha fatto i pallini sulla fodera, eppure mi confessava di non riuscire a dormire su un materasso diverso perché gli mancavano i pallini e La Conchetta centrale che aveva fatto il materasso :mrgreen:
professione riposo
Messaggi: 3441
Iscritto il: 02 ott 2013, 10:12

Re: Altroconsumo e i materassi

Messaggio da professione riposo »

Una persona abituata a mangiare pane e acqua da una vita, troverà buonissimo e di gran miglioramento un filo d'olio sul pane, ma sempre di pane e acqua si parla, questo esempio per farti capire che se il tuo amico dorme benissimo su un materasso Ikea da 4 anni bisogna valutare dove dormiva prima e soprattutto se su un materasso fatto con le caratteristiche corrette non ci dormirebbe ancora meglio di quello ikea.

Se sono abituato a prendermi un pugno in faccia tutte le mattine, anche cambiarlo con un calcio nel sedere potrebbe risultare meno doloroso, ma sicuramente non piacevole.
Il letto è il posto più pericoloso del mondo, vi muore l'80% della gente…
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